Felici di aver ospitato per il secondo appuntamento di “L’Approdo viaggi letterari” Cristò Chiapparino, un grande autore pubblicato da un editore di qualità: TerraRossa Edizioni
Racconto dai risvolti fantastici, che rimanda a tratti al primo e migliore Tiziano Sclavi,Felici di ospitare nel secondo appuntamento di “L’Approdo viaggi letterari” Cristò Chiapparino, un grande autore pubblicato da un editore di qualità: TerraRossa Edizioni
Racconto dai risvolti fantastici, che rimanda a tratti al primo e migliore Tiziano Sclavi, La meravigliosa lampada di Paolo lunare (TerraRossa, 2019) è articolato sul doppio binario del racconto fantastico e di quello sentimentale.
Il suo autore lo fa con una scrittura asciutta ed essenziale, attraverso un gioco di specchi e doppi fondi, in cui si dipana la vicenda di un amore costruito sulla menzogna o meglio ancora sull’incapacità di aprirsi completamente all’altro, e in cui la componente surreale ha il merito, assai concreto, di rompere il sigillo di una serenità tanto famigliare quanto fasulla, mostrandone le falle. Ne derivano, per riflesso, nel lettore una serie di domande sulla propria capacità o meno di aprirsi all’altro e di mettersi in gioco nella coppia, pur riaffermando la propria individualità. Noi siamo due, non uno, cantava Piero Ciampi. Due individualità in campo. Il racconto di Cristò lo ribadisce senza troppi fronzoli, ma con un pizzico di romanticismo in più.
Cristò lavora in una libreria, suona il pianoforte e ha già alle spalle diverse pubblicazioni tra cui: Come pescare, cucinare e suonare la trota, L’orizzonte degli eventi, That’s (im)possible, La carne e Restiamo così quando ve ne andate. Suoi contributi sono apparsi su «la Repubblica», su alfabeta2 e, online, su Artribune e minima&moralia.
Ha dialogato con l’Autore Rosa Maria Messia
Letture di Angela Cassone